SS. Salvatore di Bologna
SS SALVATORE
francesco bovi campeggi
i Canonici Regolari Lateranensi sono i custodi dell'antica Abbazia canonicale, che vanta una feconda tradizione spirituale e culturale.
Questa Congregazione religiosa si ispira alla Regola e all'esperienza di vita comune di S. Agostino.
L'ordine dei Canonici risale alla grande riforma di Gregorio VII, ma la vita comunitaria nelle varie zone si realizzo' con grande autonomia, secondo le tradizioni locali o l'influenza di personalità carismatiche.
A Bologna, la vita canonicale riformata sorge agli inizi del XII secolo, nella chiesa di S. Maria di Reno, in territorio di Casalecchio; i Canonici (detti anche Renani) si insediarono poi nella zona depressa di Porta Nuova (tra la vecchia e la nuova cinta muraria) e aprirono il primo complesso del SS. Salvatore, che esercito' un forte richiamo per la spiritualita', divenendo un rinomato centro delle scuole di medicina, filosofia, retorica, astrologia, pittura ecc... come si legge nella lapide sulla fiancata della Chiesa, di rimpetto la casa natale di Marconi.
Ben presto si affianco' una cappella degli studenti inglesi, per onorare S. Thomas Becket, che era stato studente a Bologna.
A meta' del Quattrocento si procede alla costruzione della nuova fabbrica del monastero e al rifacimento della Chiesa, che si arricchisce di importanti opere pittoriche.
Nel 1605 il barnabita Mazenta, affiancato dall'arch. Martelli, getta le fondamenta di una nuova, imponente chiesa di gusto barocco, con geniali soluzioni architettoniche.
Altro vanto di S. Salvatore e' la Biblioteca che risale ai primordi della fondazione del monastero dei Canonici Renani, ed ebbe la sua definitiva sistemazione nel cinquecento.
Il patrimonio librario, i codici, le pergamene, le varie collezioni erano un forte richiamo per chiunque, ma anche un boccone appetibile.
L'8 giugno 1789 i canonici furono soppressi dalle leggi napoleoniche e i loro beni confiscati.
Il convento fu adibito a caserma.
Nel 1823 l'Abate Vincenzo Garofoli corona felicemente la sua tenace opera con la riunificazione dei Lateranensi con i Renani.
Nel 1824 i canonici presero finalmente possesso della chiesa e di alcuni locali.
E' incalcolabile il ruolo e l'influsso dei Canonici lungo i secoli: nell'ambito culturale, artistico, religioso, socio-ambientale, architettonico, e anche musicale.
Difatti la chiesa custodisce ancora due organi secenteschi del famoso organaro Dal Corno Colonna, che aspettano un serio restauro.
La chiesa attuale, nonostante le vicende avverse, offre un ricco patrimonio artistico.
Citiamo solo alcuni autori famosi: Vitale da Bologna, Lippio di Dalmasio, Innocenzo da Imola, Girolamo da Treviso, il Garofalo, Girolamo da Carpi, G. Coppi, O. Samacchini, G. Reni, il Mastelletta, A. Tiarini, G. Cavedoni, S. Cantarini, G.A. Burrini, Lo Spagnolo.
Vi sono numerose sepolture di famiglie celebri, in particolare quella del Guercino con il fratello.
La secentesca sacrestia funge da cappella invernale.
Il monastero di S. Salvatore e' considerato, a ragione, come la Casa-Madre di tutte la canoniche Renane, come riferisce l'Abate Trombelli nel suo documentato libro su S. Salvatore, del 1752.
interno della chiesa foto g.c. da Alessandro Alessandrini
Interno della chiesa del SS Salvatore di Bologna

foto g.c. da Alessandro Alessandrini