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SS
SALVATORE |
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i
Canonici Regolari Lateranensi sono i custodi dell'antica Abbazia canonicale, che
vanta una feconda tradizione spirituale e culturale. |
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Questa Congregazione religiosa si ispira alla Regola e all'esperienza di vita
comune di S. Agostino. |
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L'ordine
dei Canonici risale alla grande riforma di Gregorio VII, ma la vita comunitaria
nelle varie zone si realizzo' con grande autonomia, secondo le tradizioni locali
o l'influenza di personalità carismatiche. |
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A
Bologna, la vita canonicale riformata sorge agli inizi del XII secolo, nella chiesa
di S. Maria di Reno, in territorio di Casalecchio; i Canonici (detti anche Renani)
si insediarono poi nella zona depressa di Porta Nuova (tra la vecchia e la nuova
cinta muraria) e aprirono il primo complesso del SS. Salvatore, che esercito'
un forte richiamo per la spiritualita', divenendo un rinomato centro delle scuole
di medicina, filosofia, retorica, astrologia, pittura ecc... come si legge nella
lapide sulla fiancata della Chiesa, di rimpetto la casa natale di Marconi. |
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Ben
presto si affianco' una cappella degli studenti inglesi, per onorare S. Thomas
Becket, che era stato studente a Bologna. |
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A
meta' del Quattrocento si procede alla costruzione della nuova fabbrica del monastero
e al rifacimento della Chiesa, che si arricchisce di importanti opere pittoriche. |
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Nel
1605 il barnabita Mazenta, affiancato dall'arch. Martelli, getta le fondamenta
di una nuova, imponente chiesa di gusto barocco, con geniali soluzioni architettoniche. |
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Altro
vanto di S. Salvatore e' la Biblioteca che risale ai primordi della fondazione
del monastero dei Canonici Renani, ed ebbe la sua definitiva sistemazione nel
cinquecento. |
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Il
patrimonio librario, i codici, le pergamene, le varie collezioni erano un forte
richiamo per chiunque, ma anche un boccone appetibile. |
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L'8 giugno 1789 i canonici furono soppressi dalle leggi napoleoniche e i loro
beni confiscati. |
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Il convento fu adibito a caserma. |
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Nel
1823 l'Abate Vincenzo Garofoli corona felicemente la sua tenace opera con la riunificazione
dei Lateranensi con i Renani. |
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Nel
1824 i canonici presero finalmente possesso della chiesa e di alcuni locali. |
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E'
incalcolabile il ruolo e l'influsso dei Canonici lungo i secoli: nell'ambito culturale,
artistico, religioso, socio-ambientale, architettonico, e anche musicale. |
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Difatti
la chiesa custodisce ancora due organi secenteschi del famoso organaro Dal Corno
Colonna, che aspettano un serio restauro. |
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La
chiesa attuale, nonostante le vicende avverse, offre un ricco patrimonio artistico. |
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Citiamo
solo alcuni autori famosi: Vitale da Bologna, Lippio di Dalmasio, Innocenzo da
Imola, Girolamo da Treviso, il Garofalo, Girolamo da Carpi, G. Coppi, O. Samacchini,
G. Reni, il Mastelletta, A. Tiarini, G. Cavedoni, S. Cantarini, G.A. Burrini,
Lo Spagnolo. |
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Vi
sono numerose sepolture di famiglie celebri, in particolare quella del Guercino
con il fratello. |
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La
secentesca sacrestia funge da cappella invernale. |
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Il
monastero di S. Salvatore e' considerato, a ragione, come la Casa-Madre di tutte
la canoniche Renane, come riferisce l'Abate Trombelli nel suo documentato libro
su S. Salvatore, del 1752. |
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Interno della chiesa del SS Salvatore di Bologna |
foto g.c. da Alessandro Alessandrini
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